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Ristrutturare bagno: guida agli incentivi 2025

Ristrutturare bagno: guida agli incentivi 2025

Si potrà ristrutturare il bagno nel 2025 con gli incentivi fiscali? Si tratta di importanti "sconti" previsti per determinate situazioni, che permettono di dare un nuovo look alla stanza da bagno recuperando una discreta percentuale sulle spese sostenute.  Ecco una guida sulle agevolazioni previste per il prossimo anno e sulle modalità offerte dal Governo per "recuperare" il bonus.

Rinnovare il bagno nel 2025 con gli incentivi è possibile?

Nel momento in cui decidiamo di dare un nuovo look alla stanza da bagno ci troviamo davanti a due diverse possibilità:

  • procedere con la semplice sostituzione dei sanitari 
  • effettuare una ristrutturazione bagno completa

Iniziamo subito con il dire che nel primo caso non sarà possibile ottenere nessun incentivo, visto che la semplice sostituzione dei sanitari rientra tra le operazioni di manutenzione ordinaria. Il discorso è diverso qualora decidessimo di intervenire anche sulle tubazioni: in questo caso possiamo parlare di manutenzione straordinaria e ciò darebbe il diritto a ottenere le agevolazioni fiscali previste dalla nuova Manovra di Bilancio 2025. 

Ristrutturare il bagno non solo permetterà di rinnovare l'aspetto della stanza, ma anche di ottimizzare gli spazi e aumentare il comfort. Modificando l'impianto idraulico, sarà possibile spostare i sanitari e creare una disposizione più funzionale. Inoltre scegliendo materiali di qualità come il legno per il top del lavabo, si potrà ottenere un bagno elegante e duraturo nel tempo. E tutto questo con un buon risparmio grazie agli incentivi statali. 

Incentivi fiscali per ristrutturazioni 2025

A partire dal 1° gennaio 2025 anche le spese per ristrutturazioni edilizie saranno oggetto di importanti modifiche, che però (almeno inizialmente) non riguarderanno gli interventi sulle prime case. Per l'abitazione principale l'aliquota del 50% con tetto di spesa di 96.000 € rimarrà invariata fino al 31 dicembre 2025, mentre dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2027 scenderà al 36%.

Già a partire dall'inizio del 2025 invece i "tagli" sulle spese di ristrutturazione si faranno sentire sulle altre abitazioni, e rifare il bagno o la cucina in una seconda casa al mare o in montagna prevederà un abbattimento dei costi di "appena" il 36% fino a un massimo di 96.000 euro. Anche per le seconde case è previsto un ulteriore riduzione, che in questo caso porterà a ottenere una detrazione del 30%.

Bonus mobili 2025, rinnovati gli incentivi per l'arredo?

Con una previsione in discesa per le agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni, non vi sono dubbi sul fatto che il 2025 sarà l'ultimo anno in cui potremmo sfruttare incentivi ancora abbastanza "appetitosi". Poter accedere a una detrazione sostanziosa, come quella del 50% prevista per le ristrutturazioni prima casa, si sommerà alla possibilità di ottenere anche il rimborso del 50% sugli arredi, fino a un tetto massimo di 5.000 euro. Il bonus mobili, oggetto nei giorni scorsi di grande incertezza, è stato infatti confermato dalla Manovra di Bilancio 2025, anche se con molta probabilità si tratterà dell'ultimo anno per poter accedere all'incentivo sugli arredi. 

Come recuperare il Bonus ristrutturazioni e il Bonus Mobili 2025

Entrambi gli incentivi potranno essere recuperati in sede di dichiarazione dei redditi, allegando tutta la documentazione relativa all'intervento e al pagamento delle forniture e dei lavori (che lo ricordiamo dovrà essere fatto con metodi tracciabili). 

Come già accaduto negli anni passati, il recupero degli incentivi potrà essere fatto in quote annuali di pari importo.

Consultarsi con il proprio commercialista o consulente che saprà sicuramente indicare la strada migliore da percorrere.

 

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